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Amore e litigi coniugali: coppia indissolubile?

L'immagine di due partner (qui un uomo e una donna perchè sono ormai parte dell'immaginario collettivo) che litigano è quasi un ICONA della cultura dell'uomo occidentale, post-industrializzato.

Non è sempre stato così, lo sappiamo. Ci sono state epoche in cui un marito e una moglie, un compagno e una compagna, un fidanzato e una fidanzata non erano soliti avere scontri, litigi, dissapori.

Non possiamo ovviamente esprimere concetti assoluti e ci dobbiamo mantenere in un atteggiamento relativo di maggiore o minore possibilità, ma l'esame della storiografia umana indica questo.

Certo..... da un certo punto di vista è anche facile intuirlo. Laddove la società si è strutturata con uno schema familiare in cui UNA sola figura dominava (in tutti i sensi, fisicamente e giuridicamente) il partner è abbastanza facile intuire che gli scontri fossero ridotti al minimo.

E' evidente che in una società maschilista, in cui l'uomo disponeva a piacimento del partner per quanto riguarda ogni aspetto della sua vita, l'ipotesi che la donna potesse sollevare la testa e ribellarsi è alquanto improbabile. E quando anche fosse successo, le conseguenze erano sicuramente poco democratiche.

Ovviamente non stiamo sostenendo che quel mondo fosse corretto. E' nostra ipotesi che tutte le società, anche quelle che ci sono pervenute a noi come più maschiliste e in cui sembra che il ruolo della donna fosse marginale, le cose non fossero proprio così estreme. Abbiamo la totale convinzione che essendo la donna un essere umano completo di idee, sentimenti, creatività, intuizione e forza di volontà al pari dell'uomo, non sia possibile comprimere quella vitalità più di tanto.

Quindi sicuramente ci è giunta quell'immagine, ma probabilmente un pò è distorta dalla trasmissione delle informazioni nei secoli. Un altro esempio, che calza, è quello del medioevo. A livello popolano lo immaginiamo come un periodo buio, di persone represse, quasi cavernicole o abbruttite, in cui la ricerca della conoscenza era messa da parte così come la ricerca del piacere sessuale.

E' questo un fatto distorto che non corrisponde a realtà (come gli ultimi studi evidenziano con chiarezza) e che se è successo è stato solo per porzioni e periodi ristretti. 

Oggi però il conflitto UOMO-DONNA è all'ordine del giorno. Al punto che le barzellette e gli sketch dei comici di cabaret sull'argomento si sprecano. Contribuendo in un certo senso anche a rafforzare questa idea di ovvio scontro. Quasi che non fosse ipotizzabile altro.

Così nella mente di uomini e donne, si crea e si rinforza l'idea che SI, si può amare.... Ma non è possibile non combattere e che l'universo maschile debba per forza essere in conflitto con l'universo femminile. E il tutto viene corroborato da indagini e ricerche e affermazioni come mostrano quanto diversi siano un uomo e una donna. Quasi inconciliabili.

E' tutto vero? O è in atto solo una campagna, astuta e malvagia campagna denigratoria per favorire la distruzione del fondamento della società, ovvero l'unione di una coppia. Che genera sentimenti, piacere, creatività e, incidentalmente, ma non in misura meno importante anche la nascita di nuovo futuro attraverso la creazione di nuovi corpi e quindi la nascita di bambini? 

La mia idea è che i litigi avvengono e possono avvenire. Avvengono però tra esseri umani. A prescindere dal sesso. E che così come esistono litigi, esiste amicizia e accordo. Non sono assoluti. Dipende da tanti fattori.
Non c'è niente di genetico. La genetica determina il corpo e il funzionamento del corpo.

E l'uomo, e la donna non sono robot biologici. Ma individui con sentimento e passione.
GIADA.

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