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Amare l'altro ed essere amati. Si possono avere entrambi le cose?
Diciamo che cercare di comprendere il concetto stesso di cosa sia l'amore è forse l'attività di ricerca più complessa, affascinante ma allo stesso tempo sfuggente possa esistere.
Gli uomini cercano di dipanare questo mistero della vita da sempre e cercano di comprenderlo o, al limite, padroneggiarlo in tutti i modi e con tutti gli strumenti possibili.
E non saremo sicuramente noi, in questo blog, a porre fine a questa incessante ricerca.
Parleremo invece della relazione che esiste sulla volontà di amare (e l'atto di amare) e la volontà di essere amati (l'atto di ricevere amore). Più che sul concetto stesso.
La prima grande riflessione la abbiamo proprio nell'introdurre il concetto stesso. Ovvero che amare è un qualcosa che fluisce fra due punti. Che per definizione non sono la stessa cosa ma sono diversi. Se abbiamo 2 punti (al momento per semplificare ipotizziamo siano due essere umani ma il principio è applicabile anche nel caso in cui ci sia un essere umano e qualcos'altro. In un post futuro vedremo se è concepibile l'idea che ci possa essere amore fra due oggetti non animati), abbiamo anche spazio.
Quindi abbiamo PUNTO A (una persona) - SPAZIO - PUNTO B (un'altra persona).
L'amore può essere visto come un vettore, come una freccia che si muove da un punto verso l'altro. Per comprendere meglio il concetto, il mio invito è approfondire bene cosa significhi nella Fisica, il concetto di vettore. Per semplificare un vettore è una certa quantità caratterizzata da una direzione nello spazio. Ad esempio un flusso di energia (pensiamo al suono che esce da una cassa musicale) è un vettore. Ha una certa energia, in questo caso la grandezza del volume sonoro misurata in decibel e una certa direzione (dalla cassa in avanti e parzialmente di lato)
Potremmo dire quindi che l'amore è un vettore. Quando va da noi ad un altro è AMARE. Quando va da un altro a noi è ESSERE AMATI.
Una legge dell'universo a cui faremo spessissimo riferimento ci dice che i vettori (chiamati anche flussi dal latino fluere = scorrere, fluire) tendono a trovare dei punti di equilibri e quando qualcosa si sbilancia questi si bloccano.
L'esempio migliore lo abbiamo nella meteorologia. Il vento è il vettore per eccellenza. Nel senso che il vento è il nome che diamo ad un fenomeno del tempo in cui masse d'aria caratterizzate da pressioni diverse (una entità metereologica) si spostano da un punto all'altro dello spazio. Questo perchè il vento tende a equilibrare la pressione fra punti.
Ognuno di noi può liberamente decidere di far fluire qualcosa che parte da se e esce fuori verso qualche altra cosa. Ma non possiamo decidere se qualcun altro inizi a far fluire il suo vettore da lui a noi.
Cosa si significa questo? Che noi possiamo amare liberamente ma che non possiamo decidere o obbligare nessuno ad amarci. Questo potrebbe succedere, certo. E noi possiamo fare tante cose affinchè il vettore DA UN ALTRO A ME si crei. Moltissime cose. Ma di base dobbiamo sapere che sarà sempre una reazione indiretta.
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